La morte ti fa bella (ma anche le ferite superficiali)

6 dicembre 2010

Solito, freddo, umido, isolato ambulatorio di provincia. Entra una mamma con il bimbo di 6-7 anni. Biondo, vispo e sprizzante entusiasmo come solo i bambini biondi di 6-7 anni sanno essere, mi mostra con visibile orgoglio un taglio sul sopracciglio destro.

Io: ” E qua, cosa ti è successo?”

Bimbo: “Mi sono fatto male sabato scorso alla partita di Rugby!”

Guardo la ferita, in realtà già ben rimarginata, poi alzo lo sguardo verso la madre: “Il taglio è bello… non c’è stato bisogno di mettere dei punti di sutura?”

Lei, come se si aspettasse la domanda: “No, no: hanno messo soltanto degi Steryl Streep!!”

(ndf: Steri Strip, cerottini autoadesivi per tagli superficiali. E non vestono Prada, non sono imbelliti dalla morte, non aspettano Le Ore, non si usa per ballare gli Abba, non si vendono nè sui ponti di Madison County nè nella stanza di Marvin nè tantomeno nella casa degli Spiriti.)

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